È risaputo che una buona e sana alimentazione sia alla base del benessere fisico, soprattutto col passare degli anni. In terza età, infatti, avvengono cambiamenti fisiologici che richiedono particolari attenzioni nei confronti del cibo assunto. Ma qual è (in assenza di patologie), la dieta corretta per chi non è più giovanissimo? Tra i 50 e i 60 anni, calorie e proteine necessarie diminuiscono di circa il 5% annuo, mentre tra i 60 e i 70 il calo è del 10%, seguito da un’altra riduzione sempre del 10% dopo i 70. Nonostante ciò, quello dell’apporto proteico-calorico non rappresenta per gli anziani il problema alimentare maggiore: di assoluta importanza è infatti seguire un corretto ed equilibrato regime alimentare.
Tra i cibi che possono contribuire ad un buono stato di salute in terza età, grazie al suo contenuto di acidi grassi essenziali Omega 3, troviamo il pesce azzurro (sgombri, alici, sardine, aguglie e suri), che possiede funzioni antinfiammatorie e che funge inoltre da ottimo coadiuvante per la memoria e per altre attività cognitive. I formaggi, ricchissimi di calcio, regalano invece un enorme benessere alle ossa e – visto che negli anziani l’assorbimento di calcio è ridotta – sarebbe buona cosa incrementarne la presenza nella dieta quotidiana. Ma attenzione al colesterolo e ai grassi saturi, altra caratteristica dei formaggi. Ci si può aiutare in questo senso con cibi contenenti calcio vegetale, come gli spinaci, la soia e le mandorle. Restando in ambito vegetale, citiamo anche la rucola: ricca di micronutrienti e di vitamina A, perfetta in un’insalata, svolge un’azione benefica sulla vista, soprattutto nelle ore più buie. Stimolando inoltre la produzione di succhi gastrici, favorisce l’appetito. Da non dimenticare è poi la frutta secca, a cominciare dalle noci brasiliane che, particolarmente ricche di selenio, producono appunto le cosiddette selenio-proteine. Tra le loro proprietà troviamo buone azioni antinfiammatorie, la capacità di proteggere le membrane cellulari dai radicali liberi e di riparare il DNA e il rinforzo del sistema immunitario.
Concludiamo con una considerazione: anche se non rientra nella categoria dei cibi, l’acqua svolge un ruolo di fondamentale importanza nel benessere e nello stato di salute degli anziani. Con l’avanzare dell’età, infatti, lo stimolo della sete si riduce e l’acqua rischia di non essere assunta nella quantità necessaria a soddisfare il fabbisogno corporeo (soprattutto in estate). Sarebbe quindi buona cosa consigliare agli anziani di bere spesso, per mantenersi idratati e per non incorrere in episodi di malessere.
Castano Primo, li 17/11/2020
Nella prima ondata pandemica (febbraio-maggio 2020) la nostra RSA è riuscita mantenere immune la struttura e limitare i disagi relativi al Covid19.
In data 12 Novembre 2020, all’interno delle rigide procedure di controllo sanitario, sono emersi 3 casi di positività tra gli ospiti, subito isolati secondo i protocolli di lavoro.
Il contagio si è poi, purtroppo, diffuso ad altri 16 ospiti (esiti pervenuti nella tarda serata del 16.11/2020) di cui 8 senza sintomi.
Si è ad oggi in attesa di 2 referti su altrettanti ospiti.
Si è data piena attuazione ai protocolli di emergenza per la gestione pandemica così come previsti dalla Direzione Sanitaria.
Ad oggi non si annoverano decessi per cause correlate a Covid19.
I famigliari (e/o gli amministratori di sostegno) degli ospiti interessati sono stati prontamente avvisati telefonicamente dai medici di struttura, che assieme ai responsabili restano in ogni momento a disposizione per qualsiasi informazione.
Riteniamo che, come sempre, la trasparenza verso i familiari, i parenti, e le istituzioni pubbliche competenti (Comune di Casciago, ATS Insubria) sia l’unica forma di condivisione, di aiuto e di forza per andare avanti e riuscire a debellare, rapidamente, il contagio pandemico.
Seguiranno altri aggiornamenti
Il Presidente
(Dr. Livio Landi)