L’estate si avvicina, ed è tempo di prenotare le vacanze. Ma qual è la meta più indicata, se si decide di partire con un genitore anziano o se ci si prende l’impegno di organizzare un viaggio per una mamma e un papà non più giovani? Del resto, la terza età è oggi ben diversa da come lo era sino a qualche decennio fa: gli anziani sono pieni di interessi, amano fare nuove esperienze e, secondo le ricerche, viaggiare è in cima alle preferenze del 60% degli over 60. Tuttavia, è necessario mettersi al riparo da eventuali contrattempi scegliendo la meta ideale sulla base dello stato di salute dell’anziano, e stipulando un’assicurazione sanitaria che copra gli infortuni e le malattie che durante una vacanza potrebbero capitare.
La prima domanda che in genere ci si pone è se sia meglio il mare o la montagna. Non esiste una risposta univoca: molti anziani amano trascorrere le loro vacanze al mare, specie in periodi lontani dal sovraffollamento turistico (in genere a giugno e a settembre). Ma, chi soffre di malattie croniche dell’apparato cardio-respiratorio, potrebbe non avere così tanti benefici dalle giornate in spiaggia. Di contro, la montagna – sopra gli 800-900 metri – causa una diminuzione dell’ossigeno che potrebbe aumentare la sensazione di “fiato corto”. La scelta ideale? Sarebbe bene optare per una meta collinare, lontana da smog e polveri sottili e piena d’aria fresca e pulita. Ma vanno bene anche località di mare ventilate, e cittadine di montagna ad un’altitudine non troppo elevata. Ad esempio, piacciono molto agli anziani la Liguria, il Trentino Alto Adige, ma anche gli antichi borghi di Umbria e Toscana. Volendo, si può optare per una vacanza di gruppo studiata ad hoc per gli over 60, oppure per strutture alberghiere che offrano anche servizi di assistenza o che diano la possibilità di sottoporsi a cure termali, o di partecipare ad attività come i trekking guidati o i corsi di cucina. Se poi l’anziano non dovesse essere autosufficiente, bisognerà scovare strutture attrezzate per i suoi bisogni, con servizi infermieristici e d’assistenza 24/24 e alloggi adeguati a chi ha una mobilità ridotta.
Perché non bisogna rinunciare alle vacanze, col passare dell’età né con l’arrivo di qualche acciacco: è sufficiente scegliere una meta e una struttura adatta, per ritagliarsi una piacevole pausa dalla vita quotidiana.
Castano Primo, li 17/11/2020
Nella prima ondata pandemica (febbraio-maggio 2020) la nostra RSA è riuscita mantenere immune la struttura e limitare i disagi relativi al Covid19.
In data 12 Novembre 2020, all’interno delle rigide procedure di controllo sanitario, sono emersi 3 casi di positività tra gli ospiti, subito isolati secondo i protocolli di lavoro.
Il contagio si è poi, purtroppo, diffuso ad altri 16 ospiti (esiti pervenuti nella tarda serata del 16.11/2020) di cui 8 senza sintomi.
Si è ad oggi in attesa di 2 referti su altrettanti ospiti.
Si è data piena attuazione ai protocolli di emergenza per la gestione pandemica così come previsti dalla Direzione Sanitaria.
Ad oggi non si annoverano decessi per cause correlate a Covid19.
I famigliari (e/o gli amministratori di sostegno) degli ospiti interessati sono stati prontamente avvisati telefonicamente dai medici di struttura, che assieme ai responsabili restano in ogni momento a disposizione per qualsiasi informazione.
Riteniamo che, come sempre, la trasparenza verso i familiari, i parenti, e le istituzioni pubbliche competenti (Comune di Casciago, ATS Insubria) sia l’unica forma di condivisione, di aiuto e di forza per andare avanti e riuscire a debellare, rapidamente, il contagio pandemico.
Seguiranno altri aggiornamenti
Il Presidente
(Dr. Livio Landi)