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4 Ottobre 2023Quando si pensa al Parkinson si pensa, generalmente, agli arti che tremano. Tuttavia, ci sono sintomi meno evidenti che si possono manifestare nelle primissime fasi della malattia. A parlarne sono stati gli incontri aperti al pubblico organizzati nei centri che aderiscono alla Società Italiana di Neurologia e alla Società Italiana Parkinson.
I sintomi tipici del Parkinson
Il tremore a riposo non è l’unico sintomo del Parkinson, sebbene sia uno dei più distintivi. O meglio, è necessario che venga ben analizzato per escludere altri disturbi del movimento come il tremore essenziale: il tremore essenziale non è presente quando l’arto è appoggiato, o rilasciato, ma si manifesta appena la persona compie un movimento volontario; il tremore del Parkinson è al contrario evidente anche quando l’arto è in una condizione di riposo.
Contestualmente al tremore, nei pazienti affetti da Parkinson è possibile notare lentezza e rigidità motoria, disturbi dell’equilibrio, un’andatura captocormica (il paziente, curvandosi in avanti, pare seguire a piccola passi la sua ombra) e l’acinesia (il paziente fatica ad iniziare un movimento).
Tuttavia, questi sintomi sono tipici di una patologia già evidente.
I primi segnali della malattia
Come si manifesta il Parkinson prima del tremore? Quali sintomi suggeriscono l’esordio della malattia?
Il neurologo francese Martin Charcot ha evidenziato come, uno tra i primissimi segnali, sia la micrografia. Il paziente, in sostanza, inizia a scrivere con caratteri sempre più piccoli.
Prestare attenzione a questo e agli altri sintomi precoci è di fondamentale importanza: quando la sintomatologia più evidente si manifesta, il 70% dei neuroni dopaminergici è infatti compromesso. Se i farmaci utilizzati in questa fase per rallentare la malattia fossero somministrati sin dai primissimi sintomi, la percentuale di neuroni danneggiati sarebbe decisamente inferiore.
Un altro sintomo precoce del Parkinson è l’RBD (Rem Sleep Behavior Disorder), il disturbo del comportamento nel sonno REM, di cui soffre l’80% dei malati di Parkinson, specialmente gli uomini tra i 40 e i 70 anni. In cosa consiste? La persona, sognando di essere aggredita, si difende con calci e pugni nel sonno. Secondo alcuni studi, il 25-80% di chi presenta tale sintomo si ammala di Parkinson nei 5-15 anni successivi. Un secondo disturbo del sonno che si può evidenziare è la sindrome delle gambe senza riposo, che causa movimenti incontrollati negli arti inferiori e che insorge circa 4-5 anni prima della malattia.
Infine, è bene sapere che il 50% dei malati di Parkinson ha manifestato una riduzione dell’olfatto nei cinque anni precedenti (spesso accompagnata da una riduzione del gusto e da un eccesso di salivazione), e che la stessa percentuale ha sperimentato una stipsi ostinata: la disfunzione della flora intestinale provoca la trasformazione della sinucleina in alfa-sinucleina, da tempo considerata il marker per eccellenza del morbo di Parkinson.