Soffrire di crampi, nel corso della vita, capita più o meno a tutti. Tuttavia, sono gli anziani ad essere i più colpiti da questo fastidioso disturbo, soprattutto durante la notte e in genere agli arti inferiori.
In cosa consistono, esattamente, i crampi notturni? In contrazioni involontarie e spontanee che compaiono all’improvviso durante il sonno, e che colpiscono – nella maggior parte dei casi – il polpaccio, la coscia o il piede. Tutto d’un tratto l’arto diventa rigido, teso, e il dolore che si avverte è molto intenso. I motivi per cui i crampi si avvertono, negli over 60 e più, sono molteplici: innanzitutto la disidratazione e la carenza di sali minerali (motivo per cui può succedere di esserne colpiti soprattutto durante i mesi più caldi), ma anche un’insufficienza venosa, una malattia epatica, l’assunzione di farmaci diuretici. Senza contare che, con l’avanzare dell’età, vi è un fisiologico accorciamento dei tendini capace di favorire ulteriormente il disturbo.
Tuttavia, ci sono semplici accorgimenti che si possono adottare per cercare di prevenire i crampi notturni agli arti inferiori: seguendo una dieta equilibrata, che fornisca la giusta dose di sali minerali e nutrienti essenziali, è infatti possibile scongiurarli il più possibile. L’importante è puntare su alimenti ricchi di vitamina E e vitamina A, di potassio, di calcio e di magnesio. Via libera dunque a frutta e verdura come carote, zucche, meloni, patate, pomodori e banane, e a frutta secca come mandorle, nocciole e noci (ovviamente senza esagerare, soprattutto se si soffre di sovrappeso), oltre al pesce. Se poi il crampo dovesse arrivare durante il giorno, e si fosse nelle condizioni di poterlo fare, per trovare un po’ di sollievo è possibile fare una doccia o un bagno caldo oppure farsi fare un massaggio, per stimolare la circolazione sanguigna. Mentre, se il disturbo dovesse farsi particolarmente frequente e doloroso, è bene parlare col medico curante del proprio genitore anziano per indagare quali siano i motivi.
Castano Primo, li 17/11/2020
Nella prima ondata pandemica (febbraio-maggio 2020) la nostra RSA è riuscita mantenere immune la struttura e limitare i disagi relativi al Covid19.
In data 12 Novembre 2020, all’interno delle rigide procedure di controllo sanitario, sono emersi 3 casi di positività tra gli ospiti, subito isolati secondo i protocolli di lavoro.
Il contagio si è poi, purtroppo, diffuso ad altri 16 ospiti (esiti pervenuti nella tarda serata del 16.11/2020) di cui 8 senza sintomi.
Si è ad oggi in attesa di 2 referti su altrettanti ospiti.
Si è data piena attuazione ai protocolli di emergenza per la gestione pandemica così come previsti dalla Direzione Sanitaria.
Ad oggi non si annoverano decessi per cause correlate a Covid19.
I famigliari (e/o gli amministratori di sostegno) degli ospiti interessati sono stati prontamente avvisati telefonicamente dai medici di struttura, che assieme ai responsabili restano in ogni momento a disposizione per qualsiasi informazione.
Riteniamo che, come sempre, la trasparenza verso i familiari, i parenti, e le istituzioni pubbliche competenti (Comune di Casciago, ATS Insubria) sia l’unica forma di condivisione, di aiuto e di forza per andare avanti e riuscire a debellare, rapidamente, il contagio pandemico.
Seguiranno altri aggiornamenti
Il Presidente
(Dr. Livio Landi)