
Perché la vitamina D è importante per gli anziani?
19 Luglio 2021Medico per attività di reparto a Rescaldina
30 Agosto 2021Il 2021 porta con sé alcune agevolazioni, per chi ha in famiglia una persona anziana.
Il 16 giugno è scaduta la prima rata Imu 2021 ma, per chi fosse arrivato in ritardo, c’è una bella notizia: gli anziani e i disabili che vivono in una casa di riposo sono esonerati dal pagamento, a patto che rispettino alcuni requisiti quali l’essere soggetti a ricovero permanente o di lunga degenza senza aver affittato a terzi la propria abitazione. Per essere certi che tale esenzione sia prevista all’interno del proprio Comune, fondamentale è rivolgersi al municipio di competenza. L’esenzione dell’Imu vale comunque per una sola unità immobiliare. I disabili, per ottenerla, devono invece dimostrare di avere la residenza in un centro di cura, in cui alloggiano permanentemente oppure per lunghi periodi.
Un ulteriore bonus, valido a partire dall’1 luglio scorso, si rivolge a chi è iscritto a Cassacolf (istituito dal contratto collettivo nazionale per il lavoro domestico). Chi ha regolarmente assunto una collaboratrice domestica, e si trova in condizioni di non autosufficienza, può ricevere un rimborso di 3.600 euro e fino a 300 euro per assumere un assistente qualora la propria collaboratrice sia in maternità. I beneficiari sono dunque i soggetti più fragili, chiamati a fare i conti anche dal punto di vista economico con la loro non autosufficienza, e quelli che – in caso di maternità dell’assistente familiare – devono ricorrere a un sostituto e lo fanno con regolare contratto.
Il rimborso è previsto in caso la condizione di non autosufficienza sia permanente e certificata, ed è di 300 euro al mese per un massimo di 12 mesi consecutivi: il suo ammontare, dunque, non può superare i 3.600 euro annui. In caso la famiglia necessiti di assumere un sostituto, per la maternità dell’assistente solitamente impiegata, il rimborso mensile è di 300 euro una tantum.